Cucina + zona pranzo= ricetta fenomenale !

Guido Musante Guido Musante
homify Modern kitchen
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Nella casa contemporanea le specializzazioni funzionali dei diversi spazi tendono sempre più a fondersi e combinarsi tra loro, producendo ambienti ibridi e multifunzionali, dall'elevato grado di complessità progettuale. Una condizione che rispecchia, a una scala più vasta, le condizioni della vita odierna e di una “società multi-tasking”, in cui spesso le attività si sovrappongono e gli spazi moltiplicano le proprie attitudini e destinazioni. Così come accade nella strutturazione della città anche la casa non è esente da questo tipo di mutazione, sia nelle sue caratteristiche architettoniche sia nelle qualità degli arredi e dei singoli pezzi di design.

La fusione forse più naturale e diffusa di tutta la casa è quella che avviene tra la cucina e la zona pranzo. Nelle case contemporanee, in molti casi compresse negli spazi e fluide nella disposizione spaziale, la zona pranzo è raramente confinata, come nelle abitazioni tradizionali, a una stanza a sé e più spesso viene inglobata dal soggiorno o, appunto dalla cucina.

La possibilità di estendere le funzionalità della cucina rispetto alla zona a giorno presenta in effetti numerosi vantaggi. Analogamente alla cucina la zona pranzo è direttamente connessa con l'uso del cibo ed esiste quindo uno spirito domestico comune ai due spazi, che li pone in una condizione di naturale empatia, Inoltre svincolare il soggiorno da funzioni di zona pranzo può consentire di svolgere altre attività in questa area della casa, altrimenti difficilmente praticabili in altre stanze: dal ricevimento all'home office.

L'accorpamento della zona pranzo alla cucina inoltre fa crescere i confini di quest'ultima, che così può amplificare il suo naturale ruolo di cuore domestico e accogliente della casa.

​Il divisorio

Il tradizionale sistema per separare lo spazio della cucina da quello della zona pranzo è quello della parete divisoria. Quando si opterà per fondere completamente i due ambienti, volendo però mantenere un principio di autonomia spaziale per entrambi si potrà optare per la classica soluzione del muretto basso.

Quest'ultimo elemento può diventare un componente d'arredo fortemente definito: sancire una separazione netta tra le pavimentazioni, i materiali, le finiture e i colori delle due aree, fungere da elemento di appoggio per mobili della stessa altezza, utilizzabili come estensione del piano di lavoro della cucina o del tavolo della zona pranzo.

​Pavimenti diversi

Come accennato anche il disegno e il materiale della pavimentazione può essere un elemento di forte differenziazione dei due ambienti, che ne permette la chiara distinzione visiva senza frapporre fra i due ostacoli al fluido scorrimento. La differenziazione della pavimentazioni può anche consentire la messa in opera dei materiai più adatti ai due ambienti: in cucina si opterà più facilmente per un materiale resistenza all'acqua e ai graffi, nella zona pranzo per un materiale maggiormente prezioso, magari in linea con quello di tutta la zona a giorno.

L'uso di due materiali e disegni diversi inoltre contribuirà a rendere fortemente dinamico lo spazio, arricchendolo sul piano percettivo ed estetico.

​Mantenere pulito lo spazio e ridurre al minimo gli odori

Una norma non strettamente architettonica, ma fondamentale per la riuscita di uno spazio felice è quello della manutenzione degli spazi. Cuore caldo della casa, la cucina è però anche l'ambiente dove si producono molti odori, oltre a essere anche quello più sporchevole di tutta la casa. La sua fusione con la zona pranzo implica la necessità di uno sforzo in più per contenere lo spazio pulito e ordinato. Il contenimento degli odori potrà essere perseguito attraverso l'adozione di una cappa aspirante di ultima generazione, che presenterà inoltre caratteristiche di elevata rumorosità, non invadendo acusticamente il resto della casa.

​Lo stile: uguale o diverso per le due aree?

Sistemato l'assetto funzionale, potremo concentrarci sulle quesstioni di stile. La scelta prioritaria da effettuare in questo caso è quella fra le opzioni dell'omologazione o della diversificazione dei due spazi.

La prima opzione renderà più armonico l'insieme, contribuendo ad estendere percettivamente lo spazio. La seconda aumenterà la varietà, rendendo più dinamico lo spazio. In linea di massima potrà sempre essere una buona soluzione mantenere un'ispirazione unitaria per i due ambienti, inserendo degli elementi di varietà, come per esempio le sedie o una parete colorata.

Mobili salvaspazio

Molto spesso come elemento di divisione tra la cucina e la zona pranzo può essere usato un oggetto d'arredo, che possa essere di servizio ai due spazi. Potrà essere una buona soluzione in tal caso effettuare una ricerca sui mobili multifunzionali, o salvaspazio, capaci di massimizzare la capacità di contenimento e di fornire un ottimo supporto di storage.

Nell'immagine un innovativo modulo salvaspazio all-in-one proposto da Steellart. La dimensione base di 120x120xh90 cm, riducibile in certe condizioni a 105x105xh90 cm, consente, nel posizionamento a penisola (con un lato a ridosso della parete), di essere inserito in ambienti larghi solo 2 m.

​L'illuminazione

Nell'accorpare cucina e zona pranzo non dovremo dimenticare che si tratta di zone funzionalmente differenti. La divisione dei due ambienti può essere effettuata senza penalizzare la fluidità degli spazi per esempio giocando sul disegno dell'illuminazione, fornendo uno specifico progetto illuminotecnico ai due ambienti attraverso soluzioni a luce diffusa o puntuale.

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