Ka To: una culla ad alta quota

Agnese D’Alfonso—homify Agnese D’Alfonso—homify
House KaTo, Manuel Benedikter Architekt Manuel Benedikter Architekt Modern corridor, hallway & stairs
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House KaTo, dell’architetto Manuel Benedikter, è un intervento da cui c’è molto da imparare, non solo per i numerosi pregi estetici e stilistici, ma anche per quelli tecnologici, che ne fanno una residenza all’avanguardia dal punto di vista del comportamento termico. L’edificio esistente è stato oggetto di lavori durati sette mesi, che hanno compreso una serie di interventi volti al miglioramento dell’efficienza energetica dello stabile: la sostituzione degli infissi, l’istallazione di un impianto solare termico, del riscaldamento a pavimento con impianto di ventilazione meccanica controllata ed è stato potenziato l’isolamento in lana di roccia, facendo raggiungere alla residenza la classificazione in Classe CasaClima B.

Il nuovo involucro

In particolare, il rifacimento ha riguardato in modo massiccio la parte superiore dell’edificio, mentre il resto è stato principalmente oggetto di miglioramento energetico. L’appartamento nel sottotetto è stato completamente rifatto ed è stato realizzato un involucro in legno che, andandosi ad aggiungere alla struttura mista della casa, ha costituito un balcone coperto al primo piano e un pergolato al piano terra, approfondendo così il rapporto dello stabile con lo splendido paesaggio circostante.

Preziosi accorgimenti

Il nuovo involucro, nella parte superiore, è stato ulteriormente rivestito con scandole di alluminio; questo, oltre a costituire un ottimo escamotage a livello di efficienza energetica, conferisce un carattere unico e molto forte all’edificio, che risulta perfettamente integrato nel bellissimo sfondo in cui sorge. Il prezioso rivestimento, inoltre, nasconde anche altre risorse: fa da involucro alla scala che permette l’accesso coperto al piano superiore e, formando un corpo unico con il tetto, nasconde nelle classiche due falde della copertura, una spettacolare terrazza panoramica, che domina tutto lo scenario circostante.

Un mix di stili

Gli interni rappresentano un’interessante commistione di vari elementi, mescolati in modo originale. Non siamo di fronte al classico interno di montagna, immediatamente riconoscibile. Certo, non mancano, giustamente, i riferimenti al contesto, ma troviamo anche elementi che rimandano, in modo sapiente e ben calibrato, ad altri stili e ad altre latitudini.

La cucina—parte 1

Nelle due cucine troviamo forse il culmine di questa mescolanza. I due blocchi cucina, di cui uno con isola, sono entrambi moderni e all’avanguardia, molto essenziali e puliti nelle linee e senza alcun eccesso nei materiali. Anche la loro illuminazione è studiata in modo da esaltarne le specificità e valorizzarne le differenze. Il tavolo da pranzo, in entrambi i casi è più rustico, con un occhio al passato.

La cucina—parte 2

Quello abbinato alla cucina con isola è composto da elementi in legno lasciato quasi grezzo e ha come seduta due panche, ornate di cuscini, a richiamare lo stile delle baite di montagna. Quello abbinato alla cucina a parete, invece, è bianco, dal sapore country francese, con delle sedie antiche, dal gusto decisamente classico, in legno di ciliegio e seduta imbottita in tessuto chiaro.

La zona relax

I pavimenti sono di due differenti tipologie: uno scuro, a taglio quadrato, per l’ingresso e il bagno, mentre per tutti gli altri ambienti, un parquet chiaro a doghe larghe, che conferisce eleganza e calore alla casa. Nelle stanze da letto troviamo una certa essenzialità. La luce naturale non manca e il materiale prevalente, anche qui, è il legno, con dei bei letti massicci e invitanti. Il momento del relax si estende anche all’esterno, le camere hanno infatti l’accesso al bellissimo balcone panoramico.

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