Shooting Installazione per Concorso di Architettura

Sabrina Tassini—homify Sabrina Tassini—homify
Manifesto - Premio Maggia, Alessandro Radice Alessandro Radice Other spaces
Loading admin actions …
Rivolto a progettisti under 30, il Premio Maggia è il prestigioso concorso promosso dalla Fondazione Sella – con gli Ordini degli Architetti e degli Ingegneri di Biella – per omaggiare la memoria dell’ingegnere e architetto biellese Federico Maggia. Il progetto che vedremo oggi, realizzato dal collettivo di architettura archεtipo (fondato da Arch. Giuseppe Pappadà. Arch. Paolo Pozzoni ed Arch. Linda Verzeletti) in collaborazione con l'Ing. Gino Orlando e l’Artista Cristina de Paola, esplora il tema dell’educazione diffusa, l’apprendimento e la conoscenza del territorio, partendo dalla sostenibilità e reversibilità dei manufatti. L'opera è sapientemente raccontata dagli scatti del fotografo professionista Alessandro Radice, tramite i quali è possibile carpire il concept del progetto e la sua intensità.

1. Un'installazione di figure archetipe

Cogliere e riconoscere le costanti morfologiche che nel tempo si sono consolidate tra Architettura e Territorio è un'azione imprescindibile, secondo i giovani progettisti, per acquisire una consapevolezza critica, preliminare all’azione progettuale. Costanti queste, che possono essere concretizzate in precise figure archetipiche ricorrenti nella storia—il recinto, la porta, la soglia, la torre, il ponte. [archɛtipo, MANIFESTO, 2022]. Parte proprio da questa riflessione il concept alla base dell'installazione Manifesto, immortalata dalle fotografie di Radice.

2. Manifesto

Nell'opera, Territorio e Architettura coesistono con l’obiettivo di rendere, appunto, manifeste le loro reciproche relazioni. Ecco che un grande podio grezzo, pensato come territorio metafisico e astratto, accoglie elementi puri che costituiscono concettualmente le figure archetipiche ricorrenti. La configurazione spaziale proposta intende spronare una riflessione in chi osserva, sul tema della comprensione come atto esperienziale. Il fruitore, attraversando fisicamente l’opera in totale libertà, potrà acquisire coscienza dello spazio che lo circonda, applicando i parametri anche a scale maggiori.

3. Percezione spaziale

Nel concept elaborato dal team di giovani professionisti, e abilmente raccontato dalle fotografie di Radice, ogni territorio—attraverso la sua morfologia—parla dei meccanismi di appropriazione spaziale, dei sistemi di relazioni e delle aspirazioni di una determinata epoca. Centrale dunque, nell'opera realizzata, è la riflessione sul saper riconoscere le diverse trame di città e territorio, delle rispettive trasformazioni.

4. Panoramica dell'installazione

Attraverso una vista naridale dell'installazione è possibile cogliere integralmente una sintesi morfologica degli archetipi caratterizzanti il territorio costruito che caratterizza gli spazi che ci circondano quotidianamente. Un'analisi, che restituisce esempi concreti utili al fruitore per una migliore comprensione dei concetti espressi dal progetto.

5. L'area di intervento

L'area di intervento, i Giardini di Cittadellarte nella Fondazione Pistoletto, appare simbolica anche in virtù di ciò che rappresenta: una cerniera con la città, un'area a cavallo tra la parte storica da un lato e quella industriale dall’altro. L'analisi si è estesa poi a tutto il territorio della Città di Biella, riconoscendo al suo interno degli esempi concreti che potessero essere rappresentativi di ciascun archetipo.

6. La pietra come protagonista

Come materiale d'elezione, immortalato in tutto il suo fascino dallo shooting, la pietra, che giunge a rappresentare il valore della materia rispetto al pensiero e alla costruzione dell’opera. Nell’uso della pietra, infatti, secondo i progettisti, sono consentiti entrambi gli estremi del costruire: la precisione dell’assemblaggio di pezzi tagliati e scolpiti, ma anche l'autenticità e la spontaneità del materiale stesso. Lo scatto che stiamo osservando ne coglie la bellezza e il concetto.

7. In prospettiva

La vista a tre quarti dell'installazione, riporta ancora una volta l'osservatore al mondo archetipo descritto dall'opera, donandole ulteriore profondità e identità.

MANIFESTO - Progetto finalista Premio Maggia 2022
Progetto Architettonico: archɛtipo—Architecture Research Atelier | Arch. Giuseppe Pappadà, Arch. Linda Verzeletti, Arch. Paolo Pozzoni
Con il contributo di: Ing. Gino Orlando e Artista Cristina De Paola
Main Sponsor: Alessandro Radice—Fotografia di Architettura | DUESSTONE—Produzione e lavorazione pietra Leccese | Lombarda Ceramiche dal 1976


Need help with your home project?
Get in touch!

Highlights from our magazine